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I ROMANZI e le FAVOLE di Nicoletta
I ROMANZI e le FAVOLE di Nicoletta
Con la FANTASIA puoi essere Ovunque e Chiunque
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Il mio ultimo libro al Salone internazionale di Torino
Il mio ultimo libro al Salone internazionale di Torino
Quest’anno il Salone del Libro di Torino ha deciso di riconoscere uno spazio dedicato al Self Pubblishing
Ne sono felice poiché uno dei maggiori problemi degli autori "fai da te" è il farsi pubblicità. Personalmente, pur avendo scelto un editore di self pubblishing, che mi ha permesso di essere visibile su tutte le piattaforme online del settore e ha garantito ai miei romanzi la prenotabilità nelle librerie, sento la mancanza del contatto con il lettore. Come può il lettore essere attratto da un tuo libro se non sa della sua esistenza? Normalmente un autore ricorre ai social per fare amicizie con chi ama leggere, ma non tutti, io compresa, sono strateghi del marketing e ben pochi hanno la capacità economica di incaricare esperti del commerciale. Ben venga quindi questa possibilità. Il visitatore del Salone del libro è sicuramente un appassionato che finalmente potrà toccare con mano quel tomo che, pur avendolo interessato da un' arida schermata di una libreria digitale, non si è fidato di acquistare.
Vi aspetto, il 22 e il 23 magio al Salone del libro di Torino
Il blog di Nicoletta Niccolai
Blog
Povero lupo
Posted on February 2, 2014 at 5:18 PM |
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L’immagine del lupo nella lingua italiana Sono partita da una ricerca del modo di
dire: IN BOCCA AL LUPO, trovando, tra l’altro, questa spiegazione nel vocabolario della Crusca: L'augurio In bocca al lupo! potrebbe essere
ricollegato anche ad altre numerose espressioni che hanno per protagonista il
lupo, nonché all'immagine stessa di questo animale nella lingua. Il lupo appare
nella tradizione antica e medioevale come il pericolo in persona: animale
crudele, falso e insaziabile nella sua voracità egli seminò la morte e il
terrore tra abitanti indifesi, pastori e cacciatori, diventando l'eroe di
favole (da Esopo e La Fontaine alle numerose versioni del Cappuccetto Rosso)
nonché di numerose leggende e storie tramandate per generazioni attraverso
l'Europa: basti limitarsi all'immagine celebre del Lupo di Gubbio dei Fioretti
di S. Francesco o alla figura di Ysengrin, il lupo del Roman de Renart francese
del XII s.. Della visione quasi apocalittica del lupo e delle paure che egli
incuteva per secoli agli abitanti dell'Europa, che fossero contadini viventi in
mezzo alle foreste o viaggiatori costretti a spostarsi per strade infestate da
lupi e banditi, permangono delle tracce in varie lingue europee sotto la forma
di modi di dire e proverbi.
Già il Vocabolario degli Accademici della Crusca nella sua prima edizione del
1612 definisce il lupo come 'animal salvatico voracissimo', citando tra l'altro
l'espressione gridare al lupo e proverbi quali il lupo cangia il pelo ma non il
vezzo e chi pecora si fa il lupo se la mangia. Nella sua terza edizione il
Vocabolario riporta l'espressione 'andare in bocca al lupo' con il significato
'andare nel potére del nimico, incontrare da sé il pericolo' citandone il
seguente esempio tratto da Guittone d'Arezzoe datato 1294: «Ma la povera
femmina, accostandosi a quell'huomo, si accorse d'essere andáta in bocca al
lupo». Continuando a leggere mi hanno incuriosito
le varie espressioni, frasi e proverbi collegate a questo animale sempre,
purtroppo, in senso negativo infatti viene descritto:
Espressioni
analoghe si ritrovano in varie altre lingue europee, testimoniando di una
relativa omogeneità nella visione dell'animale sul continente; così
|
Ancora modi di dire
Posted on August 7, 2013 at 4:49 PM |
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Non avere grilli per la testa: L'espressione popolare <non avere grilli per
la testa> vuol dire avere maturità ed equilibrio rifiutando eccentricità, fantasie, idee strane e bizzarre, desideri stravaganti o capricciosi.
L'origine del motto rientra nell'immaginario popolare. Il grillo è, per le
sue caratteristiche peculiari, protagonista in positivo o in negativo in
tutte le antiche culture regionali
e italiane. In questo caso ciò che colpisce è la capacità di fare salti anche da diversi metri. Di quì la metafora di
qualcosa di incontrollabile che balza fuori all'improvviso dalla testa di
qualcuno. Fare la cresta Truccare
i conti, in specie quelli della spesa, per intascare un piccolo profitto
illecito, dato dalla differenza tra la somma che si fa figurare e quella
effettivamente pagata. L’espressione deriva da "fare l'agresto",
ossia un vinello agro, con i chicchi d’uva acerbi o non ben maturi, che
vengono staccati dai grappoli durante la vendemmia. Nel compiere questo lavoro,
c’era sempre il contadino a giornata che, insieme con i chicchi non giunti a
maturazione, ne spiccava anche di buoni, per rendere meno acidulo il suo
"agresto" Avere
un diavolo per capello. Essere particolarmente nervosi, arrabbiati. molto irritati, di malumore, o addirittura furibondi; come se si avesse in testa una serie di Diavoli che tirano i capelli. Essere una Madonnina infilzata Donna che nasconde la sua scarsa virtù
o bontà dietro un'apparenza pia, devota; oppure dolce, innocente, remissiva,
e comunque molto per bene. Quasi sempre ironico. Allude alla Madonna dei Sette Dolori,
che l'iconografia presenta con il cuore trafitto da sette spade. |
Cosa significa? 1
Posted on May 10, 2012 at 8:17 AM |
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